giovedì 27 giugno 2013

AAF. ZWEIMUHLEN GINGER BREAD

 ZWEIMUHLEN GINGER BREAD

Olanda, terra di coffee-shop e birrerie, da un pò di tempo
anche di tabacchi da fiuto.
E che tabacchi!
Le polveri della formidabile Casa Zweimuhlen (nota anche come
De Kralingse e Molens), sono tra le mie preferite, e si pongono 
senz'altro subito dietro a Bernard e a Poschl, nell'olimpo dei 
tabacchi da fiuto, almeno nei gusti del sottoscritto.
Ogni anno la premiata ditta, sforna uno o due tabacchi nuovi,
che sono sempre strepitosi, (raramente fallisce), per la gioia
dei cultori, nasatori incalliti e viziosi della snuffata tabagifera.
Il Ginger Bread, presente da due o tre anni circa, non fà 
eccezione.
Trattasi di tabaccho chiaro, leggermente granuloso, paglierino,
piuttosto arido e ben separato.
Annusato senza fiutarlo tramanda un lieve aroma di noci,
di nocciole torrefatte, anche di macis (l'arillo, il guscio della
noce moscata).
Ma è nel naso, che si viene inondati da un potente getto di 
profumi che vanno dalle spezie fini allo zucchero caramellato
(se assunto in dose massiccia).
Il sapore del Ginger Bread mi ricorda il Prumysl, tabacco
della disciolta Cecoslovacchia, ma ancora più forte e 
carico di sapore, nonchè dell'indiano American Pie.
Non mi dilungo oltre, solo provandolo riuscirete a capire
il mio entusiasmo per questo ennesimo centro fatto dalla
prestigiosa Casa Molens.

Ai voti, 17\20.




                                 GINGERBREAD BISCOTTI











giovedì 20 giugno 2013

AAE. SAMUEL GAWITH KENDAL BROWN SPECIAL


SAMUEL GAWITH KENDAL BROWN SPECIAL


Qualche anno fà, la bennota rivendita tedesca Snuffstore.de
mi mandò svariate bustine di prova, da 0,5 grammi, di tabacchi
di diverse Case. 
Mi colpì particolarmente un tabaccaccio nero, molto grossolano,
fatto praticamente a pallini, più che a scagliette, dal sapore 
intensissimo e un pò di carbone o torba, di terra umida.
Il Kendal Brown Special è una delle varianti del classicissimo
Kendal, un tipo di tabacco da naso dalla tradizione secolare
anzi plurisecolare.
L'aspetto è veramente rustico, quasi brutale, il colore
praticamente nero, opaco, incute, inutile nasconderlo
anche un certo timore a fiutarlo.
Ma niente paura, perchè pur trattandosi di un tabacco
rude e nicotinico, non è che sia poi di quelli brucianti,
a patto di fare prese ragionevoli.
Infatti, le palline sono piuttosto coriacee, difficimente 
riducibili, con il solo ausilio delle dita (unghie) e del
palmo della mano.
E' decisamente un tabacco schietto, rude e senza fronzoli.
A chi piace e a chi no, non è un prodotto facile, la consistenza
come detto, può spaventare.
Ma nel naso poi, superato, il primo impatto, è veramente
delizioso.
Tanto che, dopo aver esaurito in pochissimi giorni la 
bustina-prova da 0,5 grammi, mi affrettai ad ordinarne
in triplice copia, tre scatolette normali da 10 grammi,
ma essendo esauarite, decisi di provare tutti gli altri
tipi di Kendal, altrettanto buoni e piuttosto simili
nel sapore, ma NON UGUALI,  e dalla consistenza
notevolmente diffrente l'uno dall'altro.
Il voto, relativamente alla categoria Kendal, è alto,
ed anche in generale, per me, è senz'altro uno di
quei tabacchi che non mancano mai nella mia
scorta.

In ventesimi: 16
























giovedì 13 giugno 2013

AAD. POSCHL GLETSCHER EXTRA SNUFF


 POSCHL GLETSCHER EXTRA SNUFF


Viene subito in mente il Gletscher Classico, quando si prova 
per la prima volta questo Extra Snuff: il Classico è un altra cosa!
Per me, no.
Il motivo è semplice: è molto diverso dal famosissimo 'cugino'
''regular''.
Siti esteri riportano di 'un vago aroma plasticoso nel naso',
la prima impressione effettivamente è davvero un pò quella,
ma sono sfumature, a mano a mano che si conosce bene,
si scopre che l'Extra ha un sapore frizzante, molto fresco
pur senza arrivare alle vette glaciali del Gletscher Classico.
Sembra ci sia una mentolatura più dolce, meno violenta,
più godibile, ed il tabacco in effetti mi è sembrato anche
più chiaro di colore.
Una cosa posso dire con certezza: la scatoletta, è finita
nel giro di poco tempo: inaugurata nel giugno dello scorso
anno, l'ho ripresa il 1° giugno di quest'anno ed è finita 
attorno al 10\6: ciò vuole dire una sola cosa, che è stato
un tabacco estremamente gradevole ed in effetti è cosi',
a me non ha minimamente fatto rimpiangere il Classico,
che ho in grosse quantità nel mio Ashram personale...
Quindi, lo consiglio vivamente; assunto in estate, all'aria
aperta, è altamente rinfrescante ed il sapore leggero
e frizzantino farà si che svuoterete abbastanza in fretta
la scatola del suo contenuto...
Menzione particolare per la scatola: bella la serigrafia,
e bella la 'carrozzeria' color crema, molto elegante.
Una bella scoperta, che riprenderò senz'altro in 
triplice copia, al prossimo ordine.

in ventesimi: 17\20.


























martedì 11 giugno 2013

AAC. WILSON GRAND CAIRO


 WILSON GRAND CAIRO


I tabacchi Wilson, sono tra quelli che meno mi piacciono in assoluto.
Il Grand Cairo, però non è male, nulla di eccezionale, intendiamoci
ma a me MI piace, e a ME MI basta...
Polveroso, impalpabile, ancora oggi, dopo oltre cinque anni
dall'acquiisto, l'aroma vagamente di cipria corrente, è ancora
sensibile.
Un profumo di fresco, ''mediterraneo'' (sic!) come recita la descrizione
di Snuffstore.de, invade le narici, forse di sapone (quando
un tabacco od un incenso 'sanno di sapone' di solito non
è un complimento), pur se la persistenza non è lunga.

Voto 6+
in ventesimi: 12.5